Educazione del Cucciolo e adulto Chihuahua

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Proprio per il suo sguardo tenero e spesso supplicante, per la sua piccola taglia, per la sua apparente fragilità, ognuno di noi tende naturalmente a viziarlo.

E’ bene coccolarli, ne hanno bisogno, adorano il contatto umano. E’ giusto parlare loro dolcemente, carezzarli, portarli a letto, tenerli sulle ginocchia. E’ solo con questi piccoli cani che puoi permetterti tante cose con altri impossibili, ma non dobbiamo mai dimenticare che sono cani, come tutti gli altri, e come tali bisogna seguirli, anche e soprattutto per il loro bene . Come per i bambini dobbiamo dare un minimo di regole. Con queste anche loro si sentiranno più sicuri di se stessi e di noi, di chi comanda, di chi si impone ma al tempo stesso si dedica a loro teneramente e costantemente. Siamo noi il loro capobranco.

Carattere dominante - capobranco - Carattere del Chihuahua

I cani per istinto “sentono le gerarchie”. Quando noi ci imponiamo come capo e loro si sentono i dominati non facciamo loro del male, non li rendiamo infelici come si potrebbe pensare, è proprio l’opposto: diamo loro sicurezza, serenità e stabilità.

Altrimenti saranno di carattere non equilibrato e capricciosi proprio perché non abbiamo dato loro certezze. (se andate da un neuropsichiatra infantile per vostro figlio che si presenta nervoso, poco sereno, insicuro quasi sempre vi viene chiesto come vi comportate con lui. Capisce che siete troppo dolci, presi dalla vita caotica non riuscite a dare regole costanti, sa che ovviate alla vostra scarsa presenza in genere per motivi di lavoro con continui regali e permissività. Infine vi viene detto : “Non ha punti di riferimento”…


ARRIVO A CASA - I PRIMI GIORNI

I primi giorni sono di ambientamento. Il cucciolo deve scoprire e conoscere la nuova casa. Dobbiamo essere pazienti e non imporci subito.

Ci chiamano spesso persone meravigliate e contente, dicendo che il cucciolo, dai primi giorni, fa già i bisognini sulla traversina , dorme tranquillo, mangia regolarmente appena arrivato. Cerchiamo già di abituarli noi all’igiene, ma non hanno ancora il completo controllo degli sfinteri, per cui a volte scappa troppo forte e non ce la fanno a raggiungere “il bagno”. Piano piano, con il nostro aiuto si abituerà.

Dopo i primi giorni il cucciolo piano piano prenderà padronanza degli spazi, della casa, e si sentirà più sicuro. Inizierà a capire i nostri passi e di conseguenza saprà scansarci, da parte nostra dovremo imparare a camminare senza pestarlo. E’ una cosa abbastanza naturale che viene da sé.

All’inizio, chiaramente, allontanato dalla madre, dai fratelli, da altri cuccioli ed adulti dell’allevamento si sentirà spaesato ed insicuro. I punti di riferimento che stava acquisendo da noi li ha persi. Ora deve cominciare da capo. Persone nuove (i nuovi proprietari), dolci, premurosi, ma sempre persone che conosce da pochi giorni, la casa nuova diversa da quella dove è nato ed enorme rispetto al suo nido o alla nursery dove ha vissuto gli ultimi giorni.

Sta a noi capire se è meglio farlo scorrazzare dove vuole perché particolarmente estroverso, felice e sicuro nella nuova sistemazione, spavaldo.

Oppure mostrargli tutti gli ambienti un po’ per volta se lo vediamo insicuro, pauroso, bisognoso di un ambiente un po’ più piccolo per iniziare a sciogliersi.

In generale non hanno problemi. Più hanno spazio, più corrono e si divertono, ma sta a noi cercare di fare gli psicologi e “capire”, non è difficile capirlo. Magari i primi giorni può stare in una cameretta dei bambini, i chihuahua sono puliti, i bisognini sono minimi, non hanno cattivi odori, non portano particolari malattie come molti credono, nessun cane.

Il cucciolo piano piano inizierà anche a scegliere il posto più comodo dove amerà riposarsi. Può essere la cuccia che abbiamo comprato (piccolissima e chiusa mi raccomando), un cuscino sul divano, un angolo abbastanza protetto di una stanza.

Entro pochissimi giorni, quando già avrà un buon feeling con noi, è bene iniziare subito la scoperta del mondo esterno , rumori, persone sconosciute, luci .

Non dobbiamo tenerlo in casa nell’ovatta perché cucciolo e portarlo fuori solo quando lo vediamo “grande”. Questo è per il suo bene, per formare via via in lui un carattere sempre migliore eliminando paure, aumentando la sua naturale curiosità,serenità e dolcezza portiamolo subito fuori, tenendolo in braccio i primi tempi, magari riparto nella nostra giacca o in una confortevole borsa se il clima non è dei migliori.

Bagno lucrezia selvaggia 510 19

Basta fare attenzione a lasciarlo libero solo quando perfettamente asciutto. Eventualmente lasciandolo anche un’oretta nel locale dove lo abbiamo lavato, in modo che elimini l’eventuale umidità ancora presente nel pelo dopo l’asciugatura. E solo shampoo per cani. I nostri non sono proprio adatti a loro. Possono causare noiose dermatiti.

Una volta che il cucciolo si è ambientato dovremo passare ad un minimo di “chiarimenti” tra noi e lui. Questo per vivere noi e lui in feeling e soddisfazione perfetta. Chiaramente, scrivere le regole è facile, ma poi a questi cani tanto piccoli qualcosa si perdone sempre…

L’importante è iniziare ad imporsi, a far capire cosa è bene, cosa è male. Siamo il capobranco, il suo faro, la sa sicurezza. 4 sono le regole principali.

essere coerenti / insegnare giocando / premiarlo al momento giusto / rimproverarlo subito al momento in cui fa qualcosa di sbagliato.

I premi o le sgridate dati dopo 10 minuti dal fatto compiuto non servono a niente se non a confonderlo. Il cane riesce a collegare il nostro no o il nostro premio alla cosa che ha fatto solo nel momento o pochissimi minuti dopo che l’ha fatta.

FERMEZZA – CHIAREZZA – COERENZA – RIGORE sono tutti sinonimi.

Sgridato o lodato una volta dobbiamo sempre confermare quel nostro comportamento quando, nel bene o nel male, ripete la stessa cosa. Se lo facciamo saltuariamente il cucciolo si confonde e non sa più capire cosa deve fare. Se una volta gli è impedita ed una volta è permessa la stessa sua azione certo non può riconoscere cosa vogliamo insegnargli. Di conseguenza ne seguirebbe una disubbidienza non voluta, ma solo dettata dal fatto che non ha capito, non può capire.

ESEMPIO : se una volta fa la pipì lontano dalla traversina, lo vedete e subito lo sgridate e lanciate un forte no!...se altre volte in cui lo vedete e lui vede voi, magari presi dalla fretta o altro, non lo sgridate nello stesso modo, sarà inutile aspettarsi che capisca. Dobbiamo essere fermi-chiari-coerenti. Certamente richiede un po’ di tempo e pazienza, ma chi prende un cane non compra un robot con un telecomando, come chi ha un figlio non può pretendere che questo impari a vivere da se…qualcosa dobbiamo insegnarli, poi dopo, da grande, camminerà da solo…ma se avrà avuto dei buoni insegnamenti i suoi passi saranno sereni e sicuri – per quanto la vita possa permetterlo.

INSEGNARE GIOCANDO con dolcezza e serenità. Terminato l’insegnamento e l’apprendimento la ricompensa. Un chicco, facciamo due…

Imporsi al Chihuahua non è farlo sentire debole o sottomesso, ma farsi riconoscere come Capobranco che detta le regole per vivere meglio, per essere più sicuri, da seguire perché il capobranco è uno di noi, non ci tradirebbe mai e non ci ha mai tradito, per cui ci fidiamo di lui ciecamente. Quello che lui dice o fa è per il nostro bene, è una cosa sicura se viene da lui. Lui è il capo, lui è più grande di noi, lui ci difende, lui ci coccola quando siamo giù di corda.

Il nostro cane piano piano assumerà le nostre sembianze. Dai nostri insegnamenti, dal nostro carattere, dal nostro modo di fare apprenderà e si modellerà.

- Non possiamo pretendere di avere un cane calmo e sereno se noi siamo nevrotici

-Non possiamo pretendere di avere un cane con delle regole se noi siamo disordinati

-Non possiamo pretendere di avere un cane dolce e sensibile se noi siamo duri e freddi

Dobbiamo prenderci le nostre colpe e non darle sempre al cane, agli altri, o ai figli come succede spesso.

Speriamo che tutti siano d’accordo con noi riconoscendo che una punizione fisica (come le percosse) o “morale” (come tenerlo chiuso in uno stanzino al buio per esempio…) siano assolutamente impensabili e da evitare. Si farebbe solo del male al suo carattere naturalmente dolce e spesso pauroso. Non si otterrebe assolutamente niente nenche in un lontano futuro, sarebbero ferite che rimangono dentro.

Premiarlo e rimpreverarlo come abbiamo già ripetuto dobbiamo farlo solo al momento in cui fa una data cosa, giusta o sbagliata, non dieci minuti dopo, non una volta si e tre no. Se la può fare una volta lo può fare sempre, se non lo può fare una volta anche le altre volte andrà sgridato.

E ricordiamo essenziale quando il cucciolo o l’adulto ha fatto una cosa giusta lodarlo con dolci parole, carezzarlo e possibilmente se li abbiamo a portata di mano i chicchi che lui preferisce.

IL NOSTRO LINGUAGGIO : dobbiamo usare parole corte , sempre le stesse, dette dolcemente se ha fatto bene, secche e dure se ha sbagliato. Un SI ed un NO sono ideali, e sempre dette al momento giusto con tempestività e decisione. Un si dolce e con il sorriso, un no secco, serio, magari con un dito alzato.

Questo al momento del fatto, poi durante l giornata ultradolcezza in tutte le nostre manifestazioni, in tutte le nostre richieste in tutti i nostri atteggiamenti verso di lui.

INSEGNARE IL NOME : c’è chi dice di chiamarlo con il suo nome e se viene premiarlo…non esageriamo su tutto e non facciamo sembrare un cane in casa come un impegno duro e continuo su tutto. Anche senza insegnarglielo, diamogli tempo, entro pochi giorni correrà da noi sentendo il suo nome, come correrà da noi ogni volta che sentirà un nostro richiamo o il nostro arrivo.

I BISOGNINI : anche se in genere ci viene detto che i cuccioli sanno già dove andare appena arrivati nella nuova casa (la traversina), cerchiamo di dare delle regole di base.

Non possiamo controllarli tutto il giorno, fare i segugi o gli 007 per vedere quando e dove la fa…

In generale dobbiamo, se possibile, fare più attenzione, per poterli correggere, in momenti particolari della giornata.

In generale i cani fanno i bisognini, dopo i pasti, la mattina appena alzati, dopo il gioco se questo è lungo ed impegnativo.

In questi momenti dobbiamo vedere, controllare meglio e decidere.

Vogliamo essere “schiavi delle sue abitudini” o ci fa piacere portarli fuori per i bisognini 3-4 volte al giorno sia che piova nevichi o ci sia il sole?

Dopo pasti, giochi eccessivi, di prima mattina, prendiamo il guinzaglio e lo portiamo a spasso. All’inizio magari non farà niente, si sentirà spaesato, amerà più curiosare. Diamogli tempo, aspettiamo finchè non si decide e se infine fa il bisognino subito carezze, parole dolci, un “si”, un “bravo” e il solito chicco. Se non succede niente e non possiamo aspettare molto torniamo a casa. Potrebbe farla subito appena entrato perché riconosce la casa come il posto dove abita e dove è giusto fare le sue cose, allora una sgridata, magari indicandogli la porta da dove si va fuori. Comunque anche se lo portiamo fuori in genere una traversina da qualche parte è meglio lasciarla specialmente i primi tempi. Piano piano si abitua. Poi vedrete che una volta imparato il ritmo e capito cosa si va a fare fuori sempre negli stessi orari, la prima cosa che farà appena uscito saranno i bisognini e solo in seguito inizierà a voler fare la passeggiata e curiosare.

Ricordiamo che se diamo un comando o una abitudine e vogliamo che il cane la segua , obbedisca e la rispetti dobbiamo farlo sempre rispettando le abitudini degli altri giorni, gli orari, il tipo di insegnamento.

Non si può portare fuori per i bisognini tutte le mattine prima delle 8 perchè poi dobbiamo andare al lavoro e pretendere che il sabato e la domenica aspetti il nostro risveglio alle 11…un cane abituato ad uscire alle 8 di mattina…se non vede nessuno alzato alle 9 inizia a graffiare le porte, mugola, se dorme con voi vi sveglia…

Vogliamo abituarlo alla traversina come in genere si fa per i Chihuahua visto che abbiamo scelto questa raza proprio perché non richiedono impegno eccessivo, sgambate quotidiane ampi spazi ecc…

Allora la mattina appena alzati, dopo i pasti, quando vediamo che sta per farla da qualche parte lo portiamo sulla traversina, lodandolo e premiandolo quando centrerà il bersaglio anche in modo un po’ esagerato i primi tempi…dobbiamo renderlo felice e fargli capire che ha fatto una gran cosa!!!

Dobbiamo fargli pensare “hai visto come sono bravo???”…quindi lo ripeterà per sentirsi importante, amato, gratificato e magari accarezzato.

Ogni tanto la farà in giro per casa specialmente se di pochi mesi. Primo: non cambiare di continuo la traversina, sentendo l’odore della pipì fatta in precedenza sarà portato a farla di nuovo lì, riconoscerà la traversina come il proprio bagno.

Al tempo stesso se la fa in giro puliamo subito bene con uno straccio umido e magari del detersivo profumato. Sentendo l’odore della sua pipì sul pavimento potrebbe essere portato a farla di nuovo nello stesso punto.

Mordere scarpe, mobili eccc. succede raramente con i Chihuahua, almeno così è per noi e così ci dicono in generale.

Comunque se date loro una scarpa vecchia chiaramente li autorizzate a mordere anche quelle comprate il giorno prima. Loro non ci vedono una grande differenza. Per mobili o fili da sgranocchiare dobbiamo organizzarci con pupazzi adatti a loro e da loro graditi, che possano mordere, portare a spasso. Quando si avvicinano ad un filo o ad un mobile con la chiara intenzione di giocarci e magari rovinarli involontariamente, li prendiamo e li facciamo divertire con un pupazzo, con una bottiglia d’acqua di plastica da ½ litro schiacciata prima da noi per poterla mordere, o qualsiasi altra cosa che poi non trovino simile in casa e la prendano come un gioco. I calzini vecchi sono uguali a quelli di seta nuovi, un pezzo di legno è uguale alla zampa della sedia ecc…

Inoltre non lasciare sempre disponibili tutti i giochi e puazzi. Dobbiamo levarli via via in modo che non si abituino a loro ed ogni volta che li rendete loro sembrino nuovi giochi. Poi chiaramente avranno il loro pupazzo preferito che dovrà essere sempre disponibile.

IMPARARE A STARE DA SOLO ED ASPETTARE IL NOSTRO RITORNO : Noi non siamo le persone più adatte per dire che i Chihuahua non soffrono la solitudine, aspettano senza abbaiare o piangere, dormono fino a quando non ritorni. I nostri non sono mai soli, sono sempre in gruppo e godono di ampi spazi all’esterno comunicanti se lo vogliono con i loro spazi all’interno dell’allevamento, al coperto in caso di intemperie o freddo, quelli di casa sono tre più una gatta e spesso un America Staff Terrier…(Amstaff)

Quindi ci basiamo su quello che ci dicono le persone. In generale possiamo dire che ci chiamano allarmati e dubbiosi spesso per cose banalissime ma mai o raramente per dirci che abbaiano, piangono o che al ritorno in casa trovano disordine e danni. Possiamo andare a lavorare tranquilli loro ci aspetteranno con pazienza, serenità e felici di gustarsi il vostro rientro con mille corse verso di voi e leccatine.

Se proprio vogliamo rispettare i canoni del buon insegnamento e di come comportarsi con loro…diciamo che non i deve rientrare se abbaiano o piangono, altrimenti collegano l’abbaiare al fatto che voi tornate da loro e non la smettono più. Dobbiamo casomai rientrare, se siamo stati a sentire cosa succedeva alla nostra uscita, quando hanno smesso, carezzandoli e dicendo loro parole tenere come se non avessimo sentito i loro guaiti.

Poi chiaramente quando andiamo via dovrebbero avere con loro, nella loro stanza o nella casa se li lasciamo completamente liberi come facciamo noi, una comoda cuccia, una copertina, vari pupazzetti, magari i primi tempi un pò di musica in sottofondo per distrarsi e non sentirsi troppo soli. E chissà in futuro un compagno/a, anche un gatto se proprio non si vuole un altro cane. Si farebbero comunque ottima compagnia.

Proprio in questi giorni ci è stata riferita una assurdità da persone che sono venute a prenotare un cucciolo e che si sono documentati con dei libri essendo il loro primo cane (per questo motivo abbiamo scritto questo articolo in verità un po’ lungo…). Ci hanno detto di aver letto che quando andiamo via il cucciolo o adulto va rinchiuso in un recinto, in un trasportino o simili in modo che non possa girare dove gli pare…

Ma cosa scrivono sui libri??? Riflettiamoci un attimo. Noi siamo abituati per carattere nostro, congenito, a pensare spesso nella vita di metterci dall’altra parte. Cioè, quando si sente raccontare una cosa un avvenimento, criticare un fatto o altro diciamo---proviamo a metterci noi nei loro panni, proviamo a sentire quello che può aver provato quella persona in quel dato momento, in quella circostanza, come se fossimo stati noi al suo posto…

Bene, mettiamoci quindi nei panni del cane che vede andare via gli amati padroni e viene messo al buio di un trasportino, in un piccolo spazio, o addirittura recintato quando in generale po’ girare libero se sono loro in casa…secondo noi il cane la penserebbe così “come? andate via, mi lasciate solo senza portarmi con voi e mi mettete anche in castigo??? Non mi volete bene, non mi capite…cosa ho fatto di male? Non capisco”

Il cane non potrebbe mai avere così un carattere equilibrato,un rapporto sereno, “buono” con noi se ci comportassimo così. Eppure questi signori, di Roma (che leggeranno senz’altro queste parole e si ricorderanno di avercelo accennato) l’hanno letto e per fortuna ce lo hanno riferito. In questo modo il cucciolo che prenderanno, Virgola, non rischierà di essere rinchiuso. Crediamo di aver chiarito abbastanza bene con loro il problema, dato che quello che ci hanno riferito ci ha proprio preoccupato…come si possono scrivere queste assurdità???

Chi scrive questi articoli sui cani che poi possono anche essere presi come “verità assolute” e seguiti alla lettera??? Non certo chi ha un cane con se o lo ha avuto in passato. Allora sarebbe meglio parlassero di Formula 1 o altro…ma non di insegnamenti per i nostri adorati cuccioli.

CAMMINARE AL GUINZAGLIO : Premettiamo che ci sono dei cuccioli “spavaldi” che camminano subito, in pochi minuti, al guinzaglio. Riteniamo opportuno comunque dare un minimo di consigli dettati dall’esperienza, o almeno dire come ci comportiamo noi. Non ci sono regole precise da rispettare se non errori da non fare.

Primo punto importante è il fatto che chi prende un chihuahua a 2,5-3 mesi ha con se un cucciolo piccolissimo di pochi etti, che se portato a camminare, ancora insicuro, quasi invisibile è soggetto a rischi.

Per questo motivo massima attenzione e guinzaglio corto (come dovrebbe essere per tutta la vita, i guinzagli di 3-5 metri sono da evitare). Secondo, la pettorina come inizio. Con questa al minimo pericolo si può anche di scatto sollevare il cucciolo e prenderlo in braccio. E’ costruita in modo che non impicchi il cane quando si tira su, ma faccia forza sul tronco e non sul collo. Quindi al minimo pericolo, una moto, un grosso cane, un imprevisto qualsiasi, pericoloso al quale il cucciolo può non essere abituato, uno strattone e via si prende in braccio.

Ma come abituare il cucciolo ad un corpo estraneo che non conosce, che gli stringe il collo?

Noi facciamo così.

Gli mettiamo la pettorina in casa, prima di portarlo fuori, così si abitua a sentirsela addosso ed al prurito che sentono i primi giorni nell’indossarla. Basta poco, qualche ora della giornata 1-2 giorni massimo. Poi usciamo…di solito lo portiamo in un negozio (al sicuro) e mentre uno di noi guarda gli scaffali e fa gli acquisti, o solo guarda in giro, l’altro tiene il cucciolo. Anche se non cammina, si vede girare attorno le zampe dell’uomo…vede luci, un po’ di confusione ecc. Proviamo a fare due passi chiamandolo. Di solito ci segue un metro e si ferma. Aspettiamo…proviamo di nuovo ad andare avanti senza mai assolutamente tirarlo a forza, guinzaglio molto lento al collo, lo chiamiamo di nuovo, magari con un chicco a cui è abituato porgendoglielo davanti così da invogliarlo a venire avanti…poi riproviamo. Ad un certo punto farà due metri, tre, e se non impara poco male, senza forzarlo o sgridarlo torniamo a casa, proviamo il giorno dopo.

Ci sono poi dei cuccioli, come detto, che ci stupiscono, come Chloè .

( Chloè il primo giorno al guinzaglio - ultimo dell'anno 2012 - vedi )

( Chloè durante lo Shpping Natale 2012 - vedi )

Chloè è uscita per la prima volta con noi ed ha indossato per la prima volta la pettorina la sera dell’ultimo dell’anno 2012 in un grande centro commerciale, dove le gambe delle persone erano centinaia e sembravano missili visto che c’era il “Cenone”. Dopo un minimo di prove come descritto sopra, io con lei e Michela addetta alle spese, la cucciola è uscita dal centro commerciale al guinzaglio, al nostro fianco, camminando disinvolta come se fosse ormai adulta.

Nata il 10 Settembre aveva poco più di 3 mesi. 3 giorni fa era il suo compeanno.

Eravamo veramente preoccupati e non l’abbiamo persa di vista un secondo, correggendo subito i suoi errori con micro colpetti al guinzaglio e pettrorina, ma si parla di casi anche per noi eccezionali e veramente rari. Ora vive a Grosseto, tutte le sere aperitivo, gira in moto…veramente unica.

Quando il cucciolo sarà più padrone dei propri mezzi, al guinzaglio, inizieremo a dargli dei comandi, sempre con lo stesso nome! “Vieni” Fermo” “Stop” “Seduto”, ma questi sono problemi secondari. Importante è non fare gli

ERRORI AL GUINZAGLIO

Mai tenere il guinzaglio lento , sempre in leggero tirare da far camminare il cucciolo o adulto affiancato delle nostre gambe

Mai dare i primi insegnamenti al cucciolo su come camminare al guinzaglio tirandolo verso di noi o rimproverandolo. Tanta pazienza a volte poca perché impara subito. Dipende dal cucciolo capire quando ce la fa a seguirci tranquillo, senza paure eccessive. Ma non va forzato e va abituato subito, presto, altrimenti se si aspettano mesi poi diventa molto più difficile levargli la paura delle camminate all’aperto e tra le persone.

Mai usare i guinzagli di 3-5 metri, pericolosissimi. (COPIATO DA CONSIGLI CHIHUAHUA DEL NOSTRO SITO : ...“ GUINZAGLIO : Attentissimi quando si porta un chihuahua al guinzaglio, che sia in strada,un parco, al mare...Mai tenerlo con il guinzaglio troppo lungo. Per intendersi, il guinzaglio non deve ciondolare e no assolutemente quelli lunghi 3-5 metri. Il cane deve essere con il guinzaglio teso, senza forzare, accanto ai vostri piedi. Il collare o la pettorina devono essere controllati attentamente prima di uscire. Ci sono stati segnalati più volte casi molto tristi di chihuahua deceduti o con gravi problemi per la troppa disinvoltura, sicurezza o scarsa attenzione dei proprietari. (un nostro chihuahua è deceduto sotto una sdraia che si è chiusa sul suo collo per fatalità senz'altro, ma se la proprietaria lo avesse tenuto con il guinzaglio teso ed il cane ai suoi piedi forse... Sono situazioni drammatiche che pesano sulla coscienza e che ti rattristano per molto tempo).

ALTRI ERRORI

Il più importante è non viziarlo nel mangiare con cibi preparati da noi o scatolette. Sembra di trattarli come principi e dopo 2-3 anni iniziano ad avere gengiviti e caduta dei denti…

L’errore più frequente avviene in famiglia. A casa ci sono i figli, il marito, la moglie, il suocero. Inutile che uno di questi dia una abitudine o un comando, un qualsiasi insegnamento se poi gli altri non lo seguono nell’educazione del Chihauhua ed ognuno fa come gli pare. Il Chihuahua, cane intelligente, come tanti altri cani, a sentire le persone di famigli con comandi ed abitudini diverse e spesso all’opposto tra loro, permesse da uno e non permesse dall’altro non ci capiscono più niente…

Altro errore è non portarlo fuori o non farlo toccare da nessuno. Queste cose affinano il carattere e la cordialità senza paure del cucciolo Chihuahua. Chiaramente le persone, siano esse amici o sconosciuti, devono maneggiarlo con cura, chiedere con educazione se possono prenderlo in braccio ecc.

Non fidarsi ciecamente dei bambini, se sconosciuti, che si avvicinano al vostro Chihuahua anche se chiesto e seguiti dai loro genitori. Potrebbero fargli del male, più o meno volutamente. Come il Chihuahua giocando con troppa agitazione potrebbe farli cadere, potrebbe ferirli se avesse le unghie troppo lunghe, potrebbe dare un morsetto banale per gioco che però potrebbe causare una ferita al bimbo.

Se una persona, o un bimbo come detto ora, va in ospedale anche per una morsetto minimo causato da un cane scatta il controllo ASL del cane (sia esso Chihuahua o mastino napoletano)che prevede quarantena per il cane, controllo degli ufficiali sanitari, visita veterinaria del medico veterinario usl al vostro cane con conseguente ticket che dovete pagare voi, insomma una cascata di problemi e spese oltre che perdita di tempo…e rischio di non rivedere per un po’ il Chihuahua.

Inoltre se un bambino anche involontariamente non è accorto con il Chihuahua può causare a lui problemi, specialmente agli arti. Mai prendere per esempio un Chihuahua dalle zampe anteriori, si rischiano lussazioni e questa è una abitudine tipica dei bambini.

Due esempi…

un nostro Chihuahua giocando ha ferito con un morso il proprio padroncino….il bimbo del proprietario. Una cosa da poco, ma per scrupolo è andato al pronto soccorso. Nonostante il Chihuahua fosse buonissimo, il padre non avesse chiaramente fatto una denuncia essendo stato (ripetiamo involontariamente) morso il proprio figlio, è scattato il meccanismo detto sopra. Questo solo perché (pur non essendo successo niente di particolare al bimbo) nel referto medico, che poi arriva per legge, inevitabilmente al servizio veterinario era scritto “morso di un cane”. Quindi se succedesse meglio dire che il bimbo è caduto…

Altro esempio sempre di un nostro cucciolo. Il proprietario era in un giardino pubblico con il Chihauhua ed aveva davanti un bimbo piccolo con il padre. Questo bimbo guardava curioso il canino senza avvicinarsi. Come succede spessissimo (lo facciamo anche noi), il proprietario ha detto al padre che se il bimbo voleva carezzarlo poteva farlo perché il Chihuahua era buonissimo ed adorava i bambini. Il bimbo così si è avvicinato al Chihuahua e gli ha tirato un calcio!?!?!?!?!?

IL LINGUAGGIO DELL’UOMO VERSO IL CANE E DEL CANE VERSO L’UOMO :

I linguaggi non sono fatti solo di parole e di guaiti. Anche il linguaggio tra noi uomini.

Il cane sente non solo i nostri comandi ma la nostra persona, i nostri odori durante i vari stati d’animo che attraversiamo, e capisce dall’intonazione della voce, dai nostri atteggiamenti, dalla gesticolazione dalla postura del corpo , dalla mimica facciale, quello che che proviamo, vogliamo o non vogliamo. Poi che ubbidisca o meno è un’altr discorso.

A noi è successo spesso che i nostri “Chihuahua casalinghi” in particolari nostri stati d’animo o malattie ci hanno lasciato più in pace senza cercacre con ostinazione troppi giochi o coccole.

D'altronde noi dobbiamo capire il linguaggo del cane dal suo corpo per sapere, anche se non ce lo può dire a voce, cosa vuole, come sta, cosa pensa ecc…questo viene spontaneo in genere a chi ha con se un cane da tempo. Ci intendiamo con un’occhiata, guardando la coda, l’espressione del muso, come cammina ecc…

Come chi è esperto di cani nel senso che li ha avuti con se, capisce subito vedendone anche uno sconosciuto per la strada, se è il caso di avvicinarsi o meno, senza che venga detto dal suo padrone. Si nota come tiene la coda, come le orecchie ecc. Sarebbe un discorso molto lungo, lo abbiamo solo accennato. Avendo diversi Chihahua,..capiamo anche le relazioni tra loro solo in base a come tengono per esempio le orecchie : paura dell’altro Chihauhua se le tengono all’indietro, - ritte, tese a corda di violino,verticali in alto, se si sentono insidiati e stanno per rivoltarsi verso l’altro cane - aperte e rivolte leggermente in avanti se sono rilassati ed hanno buoni rapporti con il Chihauhua che è davanti a loro….


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